domenica 31 ottobre 2010

amici felini





A chi non piacciono i nostri amici felini?
Sono così coccolosi e morbidi...
quando ti si avvicinano e ti si strusciano addosso...
CHE TENERI!!!
e poi quando gli fai un piacere o si trovano a loro agio ti ricompensano con delle tenere fusa ^__^
Prrrrrrrrrrrr

Vabbè ora vediamo qualcosa di + importante sui nostri coetanei con i baffi: i
Created by Follettarosa Created by FollettarosaCreated by FollettarosaCreated by FollettarosaCreated by Follettarosa
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  • Nel corpo del gatto lavorano 240 ossa e 500 muscoli.
  • La grande flessibilità dei gatti è dovuta al fatto che le ossa della schiena sono collegate tra loro anche da muscoli, non solo da legamenti.
  • Sono privi di clavicola, o meglio ne possiedono un frammento ridotto nascosto fra i pettorali, che non ne limitano la lunghezza dei passi, lo scatto o la velocità nella corsa.
  • La colonna vertebrale del gatto è una delle parti più interessanti della sua anatomia: è un ingegnoso meccanismo che può piegarsi e girarsi in ogni direzione con la stessa mobilità di un serpente.
  • Un gatto di 4 chili ha un cervello che pesa intorno ai 30 grammi e che è talmente avido di energia che il 20% del sangue che il cuore pompa finisce direttamente lì.
  • Come ogni buon cacciatore, questo animale ha sviluppato le parti del cervello che vengono associate in particolare alle funzioni sensitive; più semplice, invece, lo sviluppo dei lobi frontali (considerati strettamente legati all’intelligenza) rispetto all’uomo e agli altri primati.
  • La sua temperatura corporea è più alta di quella degli umani ed oscilla fra i 38 ed i 39 gradi.
  • Il ritmo respiratorio è di circa 26 respirazioni al minuto.
  • Quando un gatto dorme profondamente il suo ritmo respiratorio è molto rallentato; durante un normale pisolino, invece, respira esattamente come da sveglio.
  • I gatti camminano sulle punte delle dita: questo permette loro di correre molto veloci perchè minore è la superficie in contatto con il terreno, minore è l’attrito.
  • Possono battere i cani in velocità, ma non possono sostenere lo sforzo della corsa su lunghe distanze a causa della ridotta capacità di cuore e polmoni, dovuta alle piccole dimensioni della cassa toracica.
  • Gatti, cammelli e giraffe si muovono allo stesso modo: prima la zampa anteriore e posteriore dello stesso lato, poi la zampa anteriore e posteriore del lato opposto. Sono praticamente gli unici animali a quattro zampe che camminano così, ma il gatto è l’unico a farlo con un certo stile!
  • Il loro ritmo cardiaco si aggira sui 110/140 battiti al minuto.
  • Le mandibole corte, ma estremamente potenti e la sofisticata complessità dei muscoli del collo permettono al gatto di avere la meglio su prede anche molto grosse, che è in grado di uccidere con un unico morso preciso e potente, che lascia una possibilità su un milione.
  • La coda fornisce al gatto l’equilibrio necessario affinchè possa sempre atterrare sulle zampe.
  • I felini hanno solo due tipi di gruppo sanguigno: A e B.
  • I gatti riescono a vedere molto bene con un sesto della quantità di luce necessaria agli umani.
  • L’iride, cioè la parte scura centrale, controlla la quantità di luce che entra nell’occhio del gatto: con luce forte essa si stringe fino a diventare una sottile fessura, con quella debole, invece, si apre fino a formare un disco completo.
  • Ciò che permette loro di vedere al buio è il tapetum lucidum, formato da dieci strati di zinco e particolari proteine, riveste la retina e ha la funzione di intensificare la percezione delle immagini; riflettendo la luce come uno specchio, è quello che rende brillanti gli occhi del gatto al minimo barlume di luce.
  • Per attenuare gli abbagli di una luce accecante, questo animale ripara la sua pupilla con una terza palpebra, detta membrana nittitante; questa si spiega dall’angolo interno dell’occhio con un movimento ascendente, ripara l’occhio e lo tiene pulito e non è opaca, in quanto consente una certa visibilità.
  • Se i nostri occhi fossero grandi quanto lo sono quelli dei gatti in proporzione al loro corpo, sarebbero come due palloni troppo gonfi!
  • Una delle poche somiglianze tra gli occhi dei gatti e gli occhi degli umani è che entrambi, avendo gli occhi disposti al centro della testa, possono godere di una visione binoculare.
  • La loro vista è assai acuta: ogni occhio ha un angolo visivo di 205 gradi, mentre la visione binoculare ne copre 180.
  • Recentemente si è scoperto che i gatti non vedono solo in bianco e nero, come si credeva: nelle loro retine, infatti, esistono cellule sensibili al verde e al blu e non si esclude la presenza di una cellula sensibile al rosso.
  • Sono in grado, inoltre, di riconoscere molto bene la forma degli oggetti, distinguendo un triangolo da un cerchio o da un quadrato, o una sagoma piatta da una tridimensionale.


Halloween -dolcetto o scherzetto?- (in tutte le lingue)


DOLCETTO O SCHERZETTO?
un bonbon ou un coup de bâton? -francese-
trick or treat? -inglese-
mashtrim apo trajtoj? -albanese-
خدعة أو علاج؟ -arabo-
հնարք, թե հաճույք: -armeno-
oyun və ya müalicə? -azero-
trikimailu edo tratatzeko? -basco-
Кашалёк або жыццё? -bielorusso-
трик или лечение? -bulgaro-
trick or treat? -catalano-
Koledu nebo Vám něco? -ceco-
糖就捣蛋? -cinese (semplificato)-
糖就搗蛋? -cinese (tradizionale)-
액땜? -coreano-
Trick oswa trete?-creolo haitiano-
trik ili liječiti? -croato-
Trick or treat? -danese-
טריק או לטפל? -ebraico-
Komm või vemp? -estone-
bilis ng kamay o gamutin? -filippino-
Trick or Treat? -finlandese-
trick or treat? -galiziano-
tric neu drin? -gallese-
Trick ან სამკურნალოდ? -georgiano-
トリックオアトリート? -giapponese-
κόλπο ή θεραπεία; -greco-
चाल या इलाज? -hindi-
trick or treat? -indonesiano-
trick nó caitheamh? -irlandese-
bragð eða skemmtun? -islandese-
cautela tractare? -latino-
triks vai ārstēšanai? -lettone-
Trick or Treat? -lituano-
трик или лекување? -macedone-
trick or treat? -malese-
trick jew jikkura? -malese-
trick or treat? -norvegere (bokomal)-
trick or treat? -olandese-
فوت و فن یا درمان؟ -persiano-
trick or treat? -polacco-
trick or treat? -portoghese-
trick or treat? -rumeno-
Кошелек или жизнь? -russo-
трик или лечити? -serbo-
Koleda alebo Vám niečo? -slovacco-
trik ali zdravljenje? -sloveno-
trick or treat? -spagnolo-
Ja eller nej? -svedese-
hila au kutibu? -swahili-
เคล็ดลับหรือรักษา? -tailandese-
Trick or Treat? -tedesco-
hüner ya da tedavi ediyoruz? -turco-
Гаманець чи життя? -ucraino-
fogás vagy élvezet? -ungherese-
یا علاج چال؟ -urdu-
lừa hoặc điều trị? -vietnamita-
טריק אָדער מייַכל? -yiddish-

Wow quanto tempo!

Wow,è un mucchio di tempo ke nn ci sentiamo!!!
Io comunque sto benone!tranne per la perseguitante scuola!(madonna,ci interrogano ogni santo giorno!Non è possibile).
Oltre la scuola c'è qualcosa di peggiore:
IL FREDDO-CALDO!!!!!
una volta fa un freddo mortale e una volta fa un caldo bestiale da rimanere in mutande XP
mi sta a venì una paralisi,non capisco + cosa mettermi per sentirmi calda o per avere un pò di fresco! ^O^.

Vabbè,per un pò di allegria vi lascio cn una barza:

Un tipo racconta all'amico:
-Avevo un cane ferocissimo.Così l'ho mandato ad un istituto di rieducazione
-E gli è servito?
-si che gli è servito.Adesso prima di mordere qualcuno si mette il tovagliolo!
http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTb0wA39keS02gBa1oSc16fO6KPbftQdtliA0zGZgQEjGwVm0w&t=1&usg=__8DhQNs3InzIvb2Mz_LRCILv6piw=

domenica 24 ottobre 2010

rane & rospi -gioco classico-

Klikka sulla rana per giocare al gioco:


Come ricevere la soluzione:
Se non ci riesci inviami un messaggio all'e-mail:
Stellina_paxa@yahoo.it
specificando anche la vostra posta e riceverete la soluzione del rompicapo.
Altrimenti lasciate un commento in questo post (sempre con il vostro indirizzo e-mail).
Buon divertimento.


Halloween

http://img2.socwall.com/Seasonal/Halloween/200624092019-482.jpg

Halloween o Hallowe'en è il nome di una festa popolare di origine pre-cristiana, ora tipicamente statunitense e canadese, che si celebra la sera del 31 ottobre. Tuttavia, le sue origini antichissime affondano nel più remoto passato delle tradizioni europee: viene fatta risalire a quando le popolazioni tribali usavano dividere l'anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre, preparandosi la terra all'inverno, era necessario ricoverare il bestiame in luogo chiuso per garantirgli la sopravvivenza alla stagione fredda: è questo il periodo di Halloween.

In Europa la ricorrenza si diffuse con i Celti. Questo popolo festeggiava la fine dell'estate con Samhain, il loro Capodanno. In irlandese antico Samain significa infatti "fine dell'estate" (Sam, estate, e fuin, fine[1]). A sera tutti i focolari domestici venivano spenti, e riaccesi dai druidi che passavano di casa in casa con torce avvivate presso il falò sacro situato a Tlachtga, vicino alla reale Collina di Tara.

Nella dimensione circolare-ciclica del tempo, caratteristica della cultura celtica, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale che non apparteneva né all'anno vecchio e neppure al nuovo; in quel momento il velo che divideva dalla terra dei morti si assottigliava ed i vivi potevano accedervi.

I Celti non temevano i propri morti e lasciavano per loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi. Da qui l'usanza del trick-or-treat (in italiano "dolcetto o scherzetto?"). Oltre a non temere gli spiriti dei defunti, i Celti non credevano nei demoni quanto piuttosto nelle fate e negli elfi, entrambe creature considerate però pericolose: le prime per un supposto risentimento verso gli esseri umani; i secondi per le estreme differenze che intercorrevano appunto rispetto all'uomo. Secondo la leggenda, nella notte di Samhain questi esseri erano soliti fare scherzi anche pericolosi agli uomini e questo ha portato alla nascita e al perpetuarsi di molte altre storie terrificanti.

Si ricollega forse a questo la tradizione odierna e più recente per cui i bambini, travestiti da streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano alla porta urlando con tono minaccioso: "Dolcetto o scherzetto?". Per allontanare la sfortuna, inoltre, è necessario bussare a 13 porte diverse. Il nome "Halloween" deriva da "All Hallows Eve", che vuole dire appunto "Vigilia di Tutti i Santi", perciò "Vigilia della festa di Tutti i Santi", festa che ricorre, appunto, il 1º novembre. Poiché la figura dei "Santi" è posteriore alla religione druidica, un altro etimo potrebbe essere "All allows even", cioè "la sera in cui tutto è permesso", incluso i defunti che escono dalle tombe per far visita ai vivi.

Romani

Con il dominio romano, Samhain fu assimilata all'equivalente celebrazione di Pomona, una festa del raccolto, cosicché uscì dai confini etnici sviluppandosi in diverse varianti.Dai Romani la festa fu chiamata Samonios.

Il Cristianesimo tentò di eliminare le antiche festività pagane dando loro una connotazione diversa (integrandole o demonizzandole).Papa Bonifacio IV istituì la festa di Tutti i Santi (Ognissanti); in tale festività, istituita il 13 maggio 610 e celebrata ogni anno in quello stesso giorno, venivano onorati i cristiani uccisi in nome della fede. Per oltre due secoli le due festività procedettero affiancate, sino a che papa Gregorio III ne fece coincidere le date.

Secondo altre fonti, fu invece Sant'Odilone di Cluny che nel 1048 decise di spostare la celebrazione cattolica all'inizio di novembre al fine di spodestare il culto di Samhain, ancora molto popolare. Quell'anno l'Ognissanti fu spostata dal 13 maggio al 1 novembre per dare ai cristiani l'opportunità di ricordare tutti i santi e, il giorno dopo, tutti i cristiani defunti (Commemorazione dei Defunti).

Per questo nei paesi di lingua inglese la festa divenne Hallowmas, che significa "messa in onore dei santi"; la vigilia divenne All Hallows Eve, il cui nome progressivamente si contrasse in Halloween. Dal 1630 al 1640 si ebbe una recrudescenza di proibizionismo, quando la Chiesa Cattolica fece in modo di far sopprimere ogni tradizione di tipo pagano rimasta legata a Ognissanti e alla sua vigilia.

Stati uniti

Negli Stati Uniti le diverse tradizioni legate alla festa di Ognissanti confluirono, fino ad arrivare alle consuete moderne celebrazioni. Inizialmente era una festa regionale, le cui caratteristiche erano legate alle culture degli immigrati ed alla fede religiosa personale. Nell'Epoca Vittoriana furono gli strati più elevati della società ad impadronirsi della festa: era di moda, negli Stati Uniti, organizzare feste, soprattutto a scopo benefico, la notte del 31 ottobre. Era necessario eliminare i collegamenti con la morte ed amplificare i giochi e la parte scherzosa della festa.

Già nel 1910 le fabbriche statunitensi producevano tutta una serie di prodotti legati unicamente a questa festa. Prende in questo periodo la connotazione di "notte degli scherzi" o "notte del diavolo", durante la quale ci si abbandonava all'anarchia ed erano ricorrenti gli atti di vandalismo, fino al punto da ritenere opportuno l'annullamento della festività. Con la Seconda guerra mondiale si fece leva sul patriottismo americano e la festa servì a tenere alto il morale delle truppe ed il vandalismo degli scherzi di peggiore specie venne eliminato.

Terminato il conflitto mondiale i bambini si impossessarono della festa, anche grazie alle aziende, che dedicarono a loro tutta una serie di costumi, dolci e gadget trasformando la festa in un affare commerciale. Nella nota serie I Simpson, molte puntate, una per stagione televisiva, sono dedicate ad Halloween, sotto il nome (in italiano) di La paura fa novanta.

Jack-o'-lantern

È usanza ad Halloween intagliare dei zucche con volti minacciosi e porvi una candela accesa all'interno. Questa usanza nasce dall'idea che i defunti vaghino per la terra con dei fuochi in mano e cerchino di portare via con sé i vivi (in realtà questi fuochi sono i fuochi fatui, causati dalla materia in decomposizione sulle sponde delle paludi); è bene quindi che i vivi si muniscano di una faccia orripilante con un lume dentro per ingannare i morti. Queste credenze sono probabilmente reminescenze dell'antico culto druidico legato al fuoco sacro.

Questa usanza fa riferimento anche alle streghe, che venivano bruciate sui roghi o impiccate; infatti, si pensava che queste vagassero nell'oscurità della notte per rivendicare la loro morte (abbigliate in maniera più o meno orrenda) ed approfittassero del maggior potere loro conferito durante la notte di Halloween. L'usanza è tipicamente statunitense, ma probabilmente deriva da tradizioni importate da immigrati europei: l'uso di zucche o, più spesso in Europa, di fantocci rappresentanti streghe e di rape vuote illuminate, è documentato anche in alcune località del Piemonte, della Liguria, della Campania, del Friuli (dove si chiamano Crepis o Musons), dell'Emilia-Romagna, dell'alto Lazio e della Toscana, dove la zucca svuotata era nota nella cultura contadina con il nome di zozzo.[2]

Anche in varie località della Sardegna la notte della Commemorazione dei Defunti si svolgono riti che hanno strette similitudini con la tipica festa di Halloween d'oltreoceano, nel paese di Pattada si intagliano le zucche, in altre località si svolge il rito de "Is Animeddas" (Le Streghe), de "Su bene 'e is animas", o de “su mortu mortu”, dove i bambini travestiti bussano alle porte chiedendo doni. Questo rito in Molise viene chiamato "l'anim' de le murt".

Vi è anche una leggenda britannica che narra di un ragazzo, "Jack", che compiva atti malvagi sulla terra e più di una volta aveva fatto gli scherzi al Diavolo, così, quando morì, diventò un fantasma che vaga con una lanterna ricavata da una zucca illuminata (Jack o'lantern, "Jack della Lanterna")...

Posizione religioso

Nel mondo cristiano vi sono posizioni di aperta condanna ritenendo che Halloween sia una festa satanica, e che quindi chi la festeggia adori inconsciamente Satana. Alcuni vescovi della Chiesa cattolica si sono espressi più volte contro tale festa. Secondo il portavoce dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII Halloween sarebbe un "giorno particolare significativo per i satanisti in cui vengono celebrate numerose messe nere e riti satanici". Secondo l'associazione "l'elogio del macabro, non sarebbe altro che un modo subdolo per avvicinare anche i più piccoli al Satanismo".

Ovviamente le Religioni Neopagane hanno una posizione opposta e contestano la discriminazione subita ed il fatto che le chiese più diffuse etichettino di satanismo e demoniaco tutto ciò che concerne questa festività. Infatti proprio tra il 31 ottobre e il 1º novembre alcuni dei principali Culti neopagani celebrano Samonio: tra questi i Wiccan, per i quali Samonio è una delle Festività maggiori, nello specifico quella in cui allegoricamente il Dio muore e la Dea ne piange la scomparsa; e i ricostruzionisti celtisti, per i quali è una festività etnica tradizionale.

Ormai comunque,tutti noi festeggiamo questa festa.Quindi non mi rimane che dire:

Trick or Treat it's Halloween!

occhi bestiali


Vi siete mai chiesti in che modo vedono gli animali?
no?allora ve lo dico io:
Andate su questo sito
--->Viste da animali <---

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Copiato da focus:

Come vedono gli animali? La domanda non è banale: se da un lato tutti possiedono occhi, dai mammiferi agli invertebrati (persino le meduse dispongono di cellule sensibili alla luce), dall’altro ciascun animale percepisce in modo differente ciò che lo circonda.

La talpa vede bene solo da vicino e nel buio della sua tana sotterranea, i cani non riconoscono i colori ma vedono meglio in penombra, mucche e bovini vedono come l’uomo ma non distinguono il rosso, gli insetti non distinguono le forme ma vedono un maggior numero di immagini fisse al secondo (circa 200 rispetto alle 18 dell’uomo: per questo un movimento che a noi sembra rapido per una mosca è come se fosse al rallentatore), mentre i serpenti vedono annebbiato ma riescono a distinguere le prede a sangue caldo mediante speciali recettori termici. Guarda che effetto fa vedere il mondo con gli occhi degli animali.

Anche se la funzione della vista è la stessa per tutti (procurarsi il cibo e sopravvivere ai pericoli), gli occhi hanno strutture differenti, sviluppatesi nel corso del processo evolutivo per meglio rispondere alle specifiche esigenze delle singole specie. L’occhio dei vertebrati, per esempio, è simile a una telecamera: l’obiettivo (cornea e cristallino) consente la cattura delle immagini e la messa a fuoco, che poi vengono proiettate sulle parti sensibili (retina). Le cellule sensibili alla luce presenti nella retina (denominate coni e bastoncelli) consentono di distinguere i colori e i dettagli (se vuoi saperne di più su coni e bastoncelli degli clicca qui.) La prevalenza di coni o bastoncelli determina una miglior vista di giorno (come per l’uomo) piuttosto che di notte. È il caso di cani e lupi che, possedendo una retina ricchissima di bastoncelli, vedono meglio al crepuscolo e di notte, momento in cui cacciano.

Le aquile invece vedono ad altissima risoluzione: puntano la preda da lontano, grazie a un'area della retina, la fovea, dove le cellule della visione sono molto concentrate e che funziona come teleobiettivo, ingrandendo l'immagine anche di 2,5 volte. In quella dell'aquila ci sono un milione di coni fotorecettori per millimetro quadrato, contro i 200 mila dell'uomo.

Dall’alto del cielo a sotto il mare: come vedono gli animali sott’acqua? Alcuni pesci vedono un mondo più colorato rispetto a noi in quanto riescono a distinguere ben dodici differenti colori (compreso l’ultravioletto), mentre l’uomo solo il rosso, il verde e il blu. Molti pesci dispongono addirittura di due retine, una che riceve i segnali luminosi provenienti dall’acqua e l’altra i segnali che arrivano dall’aria. Balene e delfini, invece, non riescono a vedere il mare blu come noi in quanto non dispongono del pigmento necessario per distinguere questo colore.
E chi invece in acqua entra solo per cacciare? Dipende. Alcuni uccelli come i pellicani e le sterne non vedono sott’acqua: dopo aver individuato la preda dall’altro si tuffano alla cieca. Cormorani e anatre, al contrario, possiedono un cristallino eccezionalmente elastico che, mosso dal muscolo ciliare, consente di mettere a fuoco le immagini anche sott’acqua. Ancora diversa la vista dei pinguini: la loro cornea pressoché piatta non modifica la capacità di visione fra aria e acqua.


domenica 17 ottobre 2010

Sprytna plastelina

Guardate:sprytna plastelina ^____^
Mitica!osservate il video!

Plonster

Gli adoro sti cosi:






Eccone altri qui

martedì 12 ottobre 2010

Perchè Teddy bear?


È risaputo che il nome Teddy Bear venga da un episodio accaduto al Presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt, soprannominato "Teddy", che come passatempo andava a caccia grossa. Nel 1902, durante una battuta di caccia all'orso lungo il fiume Mississippi, Roosevelt si rifiutò di sparare a un cucciolo di orso bruno della Louisiana. Il cucciolo era stato braccato dai cani e legato a un albero dagli assistenti del presidente, pronto per essere ucciso. Roosevelt si indignò, dicendo che sparare a un orso in quelle condizioni non sarebbe stato sportivo, e ordinò che l'animale fosse liberato. La scelta di Roosevelt fu particolarmente apprezzata perché in quella battuta di caccia (come pare accadesse spesso al presidente) lui non riuscì poi ad abbattere nessun orso, tornandosene a casa senza alcun trofeo.

La notizia giunse ai quotidiani, che soprannominarono l'orso "Teddy Bear". Il giorno successivo (il 16 novembre), il disegnatore satirico Clifford K. BerrymanWashington Post una vignetta che mostrava Roosevelt nell'atto di volgere le spalle all'orsetto legato con un gesto di rifiuto. La didascalia "drawing the line in Mississippi" ("stabilire un confine sul Mississippi") metteva in relazione l'accaduto con una disputa territoriale in corso all'epoca fra Louisiana e lo stato del Mississippi. pubblicò sulla prima pagina del

I lettori si innamorarono dell'orsetto della vignetta, e in seguito Berryman inserì immagini di orsetti in molti dei suoi disegni. Gradualmente, gli orsetti di Berryman divennero sempre più "piccoli, rotondi e carini", contribuendo a creare lo stereotipo dell'orsacchiotto. Il 29 dicembre, lo stesso Roosevelt scrisse a Berryman dicendo "abbiamo trovato tutti molto gradevoli i suoi disegni di orsetti".

Sull'onda della popolarità di "Teddy Bear" e degli orsetti di Berryman, il 15 febbraio del 1903 Moris Michtom e sua moglie Rose misero in vetrina due orsetti di pezza nel loro negozio di Brooklyn, con il cartello "Teddy's bears", dicendo che avevano avuto il permesso scritto del presidente di usare quel nome. Il successo fu tale che in seguito i coniugi fondarono una società specializzata nella produzione di orsacchiotti, la Ideal Toy Company.

Nello stesso periodo, Margaret Steiff, proprietaria di una fabbrica di giocattoli in Germania, fu convinta dal nipote Richard a commercializzare orsacchiotti; nel 1903, alla Fiera del Giocattolo di Lipsia, la Steiff vendette 3000 esemplari a un importatore americano. Ancora oggi, la Steiff produce "Teddy Bear" per l'esportazione in tutto il mondo.

Gli orsacchiotti di inizio secolo avevano gli occhi fatti con bottoni, ed erano snodati alle braccia e alle gambe. Quel tipo di giocattolo rimane un classico ed è ancora commercializzato in numerose varianti, oltre a essere stato preso come modello per molti personaggi di grande popolarità (vedi per esempio Winnie the Pooh e Paddington).

Nel 1904, il "Teddy Bear" divenne la mascotte della più fortunata campagna presidenziale di Roosevelt.

"Teddy" rimane un nome molto comune per gli orsetti di pezza, non solo nei paesi di lingua inglese. Fra gli orsi celebri che si chiamano "Teddy" si può ricordare, per esempio, quello di proprietà del personaggio Mr. Bean interpretato dall'attore Rowan Atkinson in una celebre serie di comiche televisive. Si chiamava Teddy anche l'orsacchiotto di Christopher Robin Milne prima di essere ribattezzato Winnie.


Copiato da Wikipedia

l'enciclopedia di casa mia

lunedì 4 ottobre 2010

S.O.S incastrata

*****oggi è successa una cosa alquanto bizzarra*****
Mi sono incastrata.
Eh si, tutte a me! fortuna che alla fine sono riuscita a "scastrarmi"
^_____^
ancora a pensarci mi viene da ridere!!!
XDDD
oltre a sta cretinata niente,ci sentiamo!!!!


venerdì 1 ottobre 2010

Ehi,clicca qui!

Ehi,ciao!oggi sono andata in giro per internet e ho trovato molte cose interessantissime,fra cui questo:Clicca qui per leggere questa cosa interessantissima